UN GIORNO A BRENTFORD, CASA DELLE "BEES" E DI TANTO ALTRO

In una settimana calcistica che propone (per fortuna, a volte è davvero troppo) un calendario non eccessivamente caotico, è bello interessarsi di partite non troppo pubblicizzate, soffermarsi su luoghi a volte nascosti o comunque non presi in considerazione dal grande mainstream calcistico e turistico che si viene creando intorno agli eventi internazionali.



Sabato 30 novembre infatti si giocherà un match che ha di sicuro ha poco da dire per i piani alti della Premier League ma che spesso mostra, soprattutto a chi è lì dal vivo, la vera anima del calcio inglese.

Stiamo parlando di Brentford-Leicester, due squadre che hanno una lunga e impareggiabile storia (come tutte quelle del calcio inglese, d’altronde) e che nel caso dei padroni di casa sono anche l’espressione di un luogo molto particolare.

Brentford è un sobborgo di Londra, per la precisione si trova nella zona ovest della capitale della Gran Bretagna e “scorre” lungo il fiume Tamigi. La squadra, il Brentford Football Club, è nata nel 1889 e visitare il quartiere, abbinandoci anche una partita di questo storico team, sarebbe perfetto.

Proprio a sud di Brentford ci sono i Kew Gardens, uno se non i giardini botanici più famosi al mondo, che danno anche il titolo a un racconto spesso citato di Virginia Woolf. Sono patrimonio dell’UNESCO e all’interno è possibile esplorare sia serre storiche, che già valgono da sole lo sforzo della visita che piante rarissime, per le quali viene usata una cura davvero maniacale al fine di tenerle in vita in un clima spesso non proprio ideale.

Residenza storica della famiglia Percy, Duchi di Northumberland, è la Syon House, con interni decorati da Robert Adam. Anche in questo caso è sempre bello perdersi nel fantastico Syon Park, meta soprattutto di coppie che cercano un ambiente sereno dove passeggiare e chiacchierare.

Vicino a Brentford High Street c’è poi il Musical Museum, che ospita una enorme collezione di strumenti musicali automatici, come gli organi da fiera, i pianoforti automatici e altri dispositivi di quell’epoca, fine ‘800-inizio ‘900, durante la quale queste meraviglie della tecnica facevano il giro dell’Inghilterra ed erano al centro di tanti spettacoli.

In questa zona poi è stata costruita nell’Ottocento una grande area dove si installarono le prime macchine a vapore, capaci di dare il via alla Rivoluzione industriale inglese. C’è infatti il London Museum of Water & Steam che rievoca quei momenti e spiega perfettamente il ruolo determinante dell’acqua e del vapore da esso derivato nella storia di Londra.

Infine due must da non perdere. Prima magari per sgranchirsi le gambe sarebbe bello passeggiare lungo Brentford Lock per ammirare il Grand Union Canal, passeggiare e guardare le chiatte che attraversano il fiume. 

Poi prima, dopo o magari durante la partita del Brentford, impossibile non scegliere un pub della zona per mangiare, bere e divertirsi. I più famosi sono quelli storici, come il The Brewery Tap o il The One Over the Ait, ma in questo caso come caschi caschi, caschi bene.

Articolo a cura di Luca Lovelli

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