Il 10 dicembre prossimo tutto il mondo del volley guarderà verso il Brasile, terra di grandissimi atleti e spesso sede del Mondiale per club, l’ultimo grande appuntamento della stagione.
Le squadre che si sfideranno quest’anno sono otto e ci saranno ben due italiane, Trentino e Civitanova, la prima come campione in carica della Champions League europea e la seconda al posto della sfidante dei trentini in finale, ovvero i polacchi dello Jastrzębski Węgiel.
Insieme a loro due squadre brasiliane, il Sada Cruzeiro e il Praia Clube, una squadra argentina, il Ciudad Voley, due club iraniani, il Foolad Sirjan e lo Shahdab Yazd e per finire la squadra campione d’Africa per club, gli egiziani del dell’Al Ahly SC.
Oltre alla dimensione un po’ esotica di chi si affronterà, parecchio esotica è anche la location. Stiamo parlando della “Sabiazinho Arena” di Uberlandia, una città medio-piccola del Brasile (circa 700mila abitanti) nello stato del Minas Gerais. Cosa offre da un punto di vista turistico Uberlandia? Non è Rio e nemmeno San Paolo, ma le sue meraviglie le sa custodire.
Prima di tutto Praça Sérgio Pacheco, la piazza più importante della città, uno spazio davvero grande, tanto che solo passeggiando ti sembra di essere all’interno di un parco.
Ma se si vuole vivere l’esperienza del parco però, allora meglio scegliere il Parque do Sabiá, sempre pieno di gente, al cui interno c’è anche un acquario e uno zoo.
Per scoprire le particolarità dello stado del Minas Gerais, bisogna fare un giro molto attento all’interno del Mercado Municipal, mentre per conoscerne le tendenze artistiche più moderne, è fondamentale trascorrere qualche ora all’interno del Museu Universitário de Arte.
Un altro elemento che fa capire quanto la città sia giovane e comunque ripensata in toto nel XX secolo, è la Cattedrale della città, dedicata a Santa Terezinha, una chiesa molto spartana ma piena di luce.
Passeggiare per la città è un vero momento di piacere e percorrere la Rota do Queijo e do Vinho è un piacere doppio. Come dice la parola stessa, la strada è famosa per le degustazioni di cibo e per la vendita di prodotti artigianali.
Sempre tenendo in considerazione il nome della strada, si comprende come le bontà gastronomiche della zona siano formaggio e vino e un italiano sentirà aria di casa, anche se con retrogusti e sapori del tutto nuovi.
Le specialità da non perdere sono il pão de queijo, che ricorda un panino al latte e viene fuori dalla mescolanza di amido di manioca, uova, sale, latte, olio vegetale e formaggi di latte di mucca, il tutu de feijão e il famoso caffè del Minas Gerais.
Se si riesce a spostarsi di poco, c’è la Represa de Miranda, una diga artificiale che per fortuna è sfruttata dagli abitanti della zona per tante attività, come la pesca e il kayak e soprattutto per godersi meravigliosi panorami naturali su quest’area del Brasile per molti davvero sconosciuta.