Chi dice Modena, dice pallavolo.
La città emiliana è da sempre terra di volley di alto livello, con il club gialloblù che detiene il record di scudetti vinti (12) all'interno di un ricco palmarès fatto anche di 12 Coppe Italia, 4 Supercoppe Italiane, 4 Champions League, 4 Coppe CEV, 5 Challenge Cup e una Supercoppa Europea.
La sua "casa" è lo storico PalaPanini, inaugurato nel 1985 e intitolato a Giuseppe Panini fondatore, insieme al fratello Benito, del Gruppo Sportivo Panini, che fondò nel 1966 e guidò fino al 1993.
Quello che per tutti è noto come Il tempio del volley, ospita inoltre una mostra dedicata alla storia della società. Si snoda all’interno della struttura ed è stata inaugurata in occasione delle Giornate FAI d’Autunno 2023.
Una visita che non può mancare anche per chi, lunedì 6 gennaio, sarà in città per assistere al big match di Superlega tra i padroni di casa e Itas Trentino, formazione campione d'Europa in carica trascinata, tra gli altri, dai campioni azzurri Alessandro Michieletto e Daniele Lavia.
Il tour all'interno dell'esposizione parte con uno spazio riservato alle società Minelli, Avia Pervia e Crocetta Villa d’Oro, le tre realtà che hanno poi portato alla nascita, nel 1966, del Gruppo Sportivo Panini.
A seguire, a farla da padrone è la famiglia Panini, artefice di enormi e forse irripetibili successi in casa modenese. Si parte dal primo scudetto vinto nel 1970 per arrivare al 1984, ultimo anno in cui la squadra giocava al PalaMolza, quando le vittorie tra in Italia e all'estero erano all'ordine del giorno.
Il 25 settembre 1985 venne poi inaugurato l'attuale palasport che vide l'affermazione della cosiddetta "Generazione di fenomeni" guidata dal maestro argentino Julio Velasco, vincitore di quattro titoli tricolori di fila e ponendo le basi per il successivo trionfo in Coppa dei Campioni nel 1990.
Se chi dice Modena dice pallavolo, chi dice automobili dice Ferrari. Quello del cavallino rampante è infatti uno dei marchi più conosciuti nel mondo, a cui la città ha dedicato il museo intitolato al suo fondatore Enzo Ferrari.
Inaugurato il 10 marzo 2012 a opera della "Fondazione Casa di Enzo Ferrari-Museo", ha lo scopo di creare uno spazio dedicato alla promozione e al recupero della storia dell'automobilismo modenese.
Nel 2014 è passato sotto la gestione diretta della Ferrari, abbinandolo allo storico Museo Ferrari della non distante Maranello.
Una gita nella città emiliana può diventare occasione anche per visitare il centro storico e in particolare i suoi due siti Patrimonio dell'Umanità Unesco, situati all'interno della centralissima Piazza Grande.
Si tratta del duomo e della Ghirlandina, torre simbolo della città dalla cui cima, alla quale è possibile arrivare percorrendo 200 gradini, è possibile ammirare una suggestiva vista dall'alto su tutto il territorio circostante.
Articolo a cura di Luca Lovelli